POSTMETROPOLIS - BUILDINGS
Oggi il “mondo … è diventato, per molti aspetti pratici, una città" (Lewis Mumford, La città nella storia)... “occuparsi della città, quindi, è un modo di dedicarsi agli enigmi del mondo e della nostra esistenza" (Lea Vergine, La città e l'immaginario).
La globalizzazione sta cambiando il mondo. Anche la “metropoli post-industriale” si sta modificando. Complessi fenomeni di riconversione territoriale ci stanno portando verso la postmetropoli del XXI° secolo, ancora tutta da definire e scoprire.
Le immagini del lavoro individuano segni comuni e le tracce, altrimenti invisibili. In città lontanissime affiorano trame identiche e identiche contraddizioni, come se quella che sta coprendo la superficie del mondo fosse una unica, indefinita metropoli.
Postmetropolis è un contenitore che raccoglie alcune collezioni di immagini sulla città contemporanea.
La parola “Postmetropolis” è tratta dal libro di Edward W. Soja, Postmetropolis: Critical Studies of Cities and Regions.
La domanda che mi sono posto quando ho iniziato questo lavoro è come la globalizzazione abbia cambiato il nostro mondo rendendolo sempre più standardizzato sia negli aspetti negativi che positivi.
Il principale terreno di analisi che ho scelto sono le megalopoli dove le contraddizioni e le somiglianze sono più evidenti e clamorose. Gli stessi fenomeni e le stesse situazioni sono presenti in città di medie dimensioni anche se in modo meno estremo e radicale, confermando, di fatto, i fenomeni in atto.
Buildings - L'aspetto degli edifici rivela spesso la vita che si svolge al loro interno. Il passo successivo è consequenziale: un edificio squallido svela vite piene di difficoltà, una miriade di finestre una moltitudine di vite individuali uniformate dalle difficoltà quotidiane...
Foto di MASSIMO BORCHI