ANDANTE LENTO
Nel linguaggio della musica il termine “Andante” designa un tempo di esecuzione di velocità intermedia tra adagio e allegro, e può essere ulteriormente precisato, così da assumere sfumature che ne colgono i diversi possibili umori: moderato, con moto, con brio. Per questa collezione abbiamo immaginato un titolo che prende spunto dal linguaggio musicale – anche se, in quel campo, produrrebbe un ossimoro. Applicato all’esperienza visiva, invece, il riferimento a due tempi diversi intende richiamare un aspetto essenziale del processo che ha portato alle immagini: "Andante Lento" vuole descrivere l’andatura di chi viaggia con una rapidità sufficiente a coprire distanze, ma con la capacità di soffermarsi nei luoghi, sulle cose, su quei dettagli naturali e umani che i viaggiatori riconoscono come la vera essenza del viaggio. Si va, ma con la propensione a rallentare quando si deve. La collezione raccoglie ventidue immagini che raccontano l’Italia, sono fotografie di luoghi universalmente noti, ma non sono consuete: in osservanza al principio dell’andare lento il fotografo ha mosso qualche passo fuori dal sentiero segnato, si è fermato, ha atteso, contemplato, scattato. Anche la scelta del formato non è casuale: la lettura di una panoramica, come la sua composizione, richiede uno sforzo in più per il controllo di tutti gli elementi. È però più rispettosa della natura stessa dello sguardo umano, che si sofferma per punti nella visione dell’insieme per cercare di capire il mondo.
Foto di STEFANO AMANTINI, MASSIMO BORCHI e GUIDO COZZI